Cavitazione
Che cosa è?
La cavitazione è un trattamento non chirurgico e non invasivo, finalizzato a ridurre lo spessore delle adiposità localizzate attraverso l’ utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza. Essa rappresenta una valida alternativa non invasiva alla liposuzione.
La liposuzione è stata, fino ad oggi, l’unica soluzione possibile per l’eliminazione definitiva del tessuto adiposo localizzato, in quanto permette di aspirare gli eccessi di grasso dai punti critici mediante una cannula collegata ad uno speciale macchinario di aspirazione. Essa, tuttavia, è a tutti gli effetti un intervento chirurgico, che talvolta può essere sconsigliato o non desiderato.
Grazie alla cavitazione medica è oggi possibile il rimodellamento corporeo non chirurgico, basato su un sistema ad ultrasuoni progettato per fare “implodere”, e successivamente eliminare, le cellule adipose. Al pari della liposuzione, la cavitazione può dare risultati definitivi, a patto che si osservi una corretta alimentazione abbinata a uno stile di vita attivo.
Quando è indicata?
La cavitazione è un trattamento non chirurgico e non invasivo, finalizzato a ridurre lo spessore delle adiposità localizzate attraverso l’utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza.
Nel corso delle sedute, il pannicolo adiposo della zona trattata si riduce progressivamente e in maniera definitiva, poiché la membrana delle cellule di grasso viene distrutta, e gli acidi grassi liberati vengono metabolizzati come un qualsiasi grasso alimentare ed eliminati attraverso il metabolismo.
La cavitazione è indicata per persone adulte e in buono stato di salute che presentano adiposità localizzate in varie zone del corpo: braccia, addome, fianchi, glutei, gambe (regione trocanterica, ginocchia, caviglie).
Non è indicata, invece, per il trattamento del viso, del collo, di mani e piedi, dei genitali.
La cavitazione medica non è consigliata a chi soffre di particolari patologie del sistema immunitario, nei casi di dislipidemie croniche, malattie del fegato, del cuore, dei reni e dell’apparato urinario, della tiroide, disordini della coagulazione, tromboflebiti, connettivopatie, né a pazienti che assumono farmaci liposolubili, antinfiammatori e antitumorali, ai portatori di pacemaker o protesi di qualsiasi genere, incluse le protesi acustiche, ai pazienti trapiantati, alle donne in gravidanza, o che utilizzano la spirale (se deve essere trattata la zona addominale). Non va, inoltre, effettuata sulla cute lesa.